Siamo figli della madre terra
a contatto d'un respiro antico
all'ombra di un muro diroccato
ascoltando il cuore e le ferite.
Ci ha baciato la luce di ieri
ci ha abbracciato anche il domani.
Il nostro primo vagito � del giorno
in cui nacque il mondo e l'orizzonte.
Siamo nati sotto la luna
piena di profondit� perdute.
Forse Nettuno sar� nostro padre
o un Dio di foreste sconosciute.
Cammineremo su nuvole del cielo
ascolteremo venti d'oltremare,
matureremo coi frutti tropicali
per dare un seme alla vita.
Siamo nati dalla madre terra
a lei torneremo a mani piene
per ringraziarla di ci� che ha fatto
in questi uomini pieni di mistero.
Giuseppe Bartolomeo
L'Africa tiene aperta una ferita
nel grande orizzonte tinto di rosso.
Ogno mattina la espone al sole
per eliminare i malumori della notte.
La luna dorme insieme all'ipopotamo
per mordere il sole del ...
Cielo uniforme
verde immobile.
Un cigolio
di carrucola,
un arco
in ombra.
� un pomeriggio
di un giorno
di Agosto
in una paese
senza nome
del deserto
di Aragona.
Un volo di falco
un viso di donna
fumo ...
Non ci sono speranze sui marciapiedi,
non gettiamo i sogni sulle strade.
L'uomo spento nella sua ombra
chiede soldi senza vergogna.
Abbiamo smarrito la memoria
tra i graffiti di rivolta.
Il cuore cor...