Si intrufola dalla porta di servizio,
di soppiatto oltrepassa la cucina,
il salotto, l'ingresso,
sale le scale ed entra
in camera. Si china
sul mio letto e dice che � venuto
a uccidermi. L'opera
la compir� a stadi.
Prima le unghie dei piedi
verranno spuntate, poi
gli alluci eccetera fino
a che nulla rimanga di me.
Stacca uno strumentucolo
dal portachiavi, e inizia.
Sento il Lago dei Cigni dallo stereo
di un vicino e comincio a canticchiare.
Quanto tempo trascorra,
non so dire. Ma quando torno in me
sento che dice di essere al collo
e che non � in grado di continuare
perch� � stanco. Gli dico
che ha fatto abbastanza,
che dovrebbe rincasare, riposare.
Mi ringrazia e se ne va.
Resto sempre stupefatto
da quanto si accontenti di poco
certa gente.
Mark Strand
Se guardi la neve che scende a coprire
la terra,
coprire se stessa e tutto ci� che tu
non sei, vedrai
che � la deriva gravitazionale della luce
sul rumore dell'aria che cancella l'aria
� il cadere del...