Noi ci vedemmo sotto cieli tetri,
vite di Cipro, al tempo che tu arricci
pochi rimasti pampini ed arsicci
sui tralci immiseriti come spetri.
Ci rivediamo che ricopri i vetri
di verde folto, allacci di viticci
e attingi coi tuoi grappoli biondicci
la loggia, in alto, pi� di venti metri.
Chi vede le tue prime foglie vizze,
o loggia solatia, in Vigna Colta,
come un'amica dolce ti ricorda.
Tu fosti che indulgesti alle sue bizze,
quando Centa vietava la raccolta
alla piccola mano troppo ingorda.
II.
M'� caro, loggia, poi che le tue pigne
la nuova luna di settembre invaia,
piluccare i bei chicchi a centinaia
fra le grandi compagini rossigne.
Pi� mi compiaccio in te che nelle vigne,
ma, poich� getto i fiocini ne l'aia,
Centa s'avvede, Centa la massaia
mi ricerca con l'iridi benigne.
�Bevesti il latte che non � mezz'ora!
Uva e latte dispandon per le membra
tossico fino! Quella gola stolta!...�
Sgridami, Centa! Sali come allora
a condurmi pel braccio via! mi sembra
che tu debba allevarmi un'altra volta...
Guido Gozzano
Un tulle, verdognolo d'alga,
l'avvolge: bellissimo all'occhio,
ed Ella m'accenna dal cocchio -
si sfolla il teatro - ch'io salga:
�Positivista irredento
un'ora fraterna e un the raro
a casa vo' darle...
Discesi dal lettino
son l� presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.
Ognun, chiud...
Ho per amico un bell'originale
commesso farmacista. Mi conforta
col ragionarmi della sposa, morta
priva di nozze del mio stesso male.
�Lei guarir�: coi debiti riguardi,
lei guarir�. Lei pu� curarsi i...