Jacopo Lupi: Dolci le mani smaniose di proibito su di me torci
Dolci
le mani smaniose di proibito su di me torci
piano;
un filo di gemito m'accarezza le tempie,
soffio leggero,
gonfio � il pensiero mio
nel ventre; un'impudica ebbrezza m'empie
di getto,
rosso di voglia il mio petto nudo,
distratto dalla tua carnosa opulenza,
s'agita sotto.
Imploro clemenza, assaporo i tuoi gemiti,
scostanti;
linfa s'insinua in ogni poro lasciando distanti
i gesti di mano e le colate d'oro pressanti,
come acqua e diga in esplosione
rallento dolcemente,
lo sento lei mi sente mentre pigra
la mia voglia latente lacera il mio ventre e grida.
Jacopo Lupi
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Vibrano corde stonate
al pensiero di lei.
Riverberi di specchio e stelle
annegano nel mare
della mia rinnovata solitudine;
schiantano sui miei occhi
stanchi bagliori, nuovi,
tristi piaceri che l'anima...
La mia rabbia per te non è sopita
ma lo farà domattina;
si ridesterà solo quando la tua carezza
brucierà la mia pelle vergine.
Avevo gli occhi chiusi dalle tue parole.
Un tuo sguardo ha aperto la mia...
Quando la notte scenderà per darmi torto
un soffio leggero di vento mi sussurrerà "vendicati!"
Mi alzerò confuso dal fango che mi ha visto cadere,
guarderò il cielo piangere pioggia di crist...