Nella sala da pranzo, bruna, profumata
di frutta e di vernice, come chi non pensa
raccolsi un piatto di non so quale portata
belga, e sprofondai nella mia sedia immensa.
Mangiando, udivo il pendolo, - calmo e giulivo.
La cucina s'apr� in mezzo a una sbuffata.
- Entr� la serva, e chiss� per quale motivo,
lo scialle sfatto, con malizia pettinata,
ecco il ditino tremante pose e ripose
sulla sua guancia, velluto di pesche-rose
bianche, e con smorfie del suo labbro bambino
per mio agio, i piatti mi riordin� vicino
- poi, - ma certo per prendersi un bacio, - cos�
mi soffi�: "Ho una freddo alla guancia, senti qui... "
Arthur Rimbaud
Ma davvero ho pianto troppo!
Le albe sono strazianti,
ogni luna � atroce e ogni sole amaro:
l'acre amore mi ha gonfiato
di torpori inebrianti.
La stella � pianto rosa al cuore delle tue orecchie,
l'infinito � rotolato bianco dalla tua nuca ai reni
il mare ha imperlato di rosso le tue vermiglie mammelle
e l'Uomo ha sanguinato nero al tuo sovr...
I miei due grammi di ragione sono esauriti.