Gi� l'olea fragrante nei giardini
d'amarezza ci punge: il lago un poco
si ritira da noi, scopre una spiaggia
d'aride cose,
di remi infranti, di reti strappate.
E il vento che illumina le vigne
gi� volge ai giorni fermi queste plaghe
da una dubbiosa brulicante estate.
Nella morte gi� certa
cammineremo con pi� coraggio,
andremo a lento guado coi cani
nell'onda che rotola minuta.
Vittorio Sereni
Un grande amico che sorga alto su me
E tutto porti me nella sua luce,
che largo rida ove io sorrida appena
e forte ami ove io accenni a invaghirmi?
Ma volano gli anni, e solo calmo � l'occhio che ant...
Perch� quelle piante turbate m'inteneriscono?
Forse perch� ridicono che il verde si rinnova
a ogni primavera, ma non rifiorisce la gioia?
Ma non � questa volta un mio lamento
e non � primavera, � un'e...
Colgo il tuo cuore se nell'alto silenzio mi commuove un bisbiglio di gente per le strade.