Quant'acqua � gi� passata sotto i ponti,
quanta neve � caduta sopra i monti?
Quante rondini son volate verso il mare,
quante lacrime di bimbi e di scolare?
Primo ottobre: il tempo come vola!
Iniziava in questo d� la scuola
una volta; e col pensiero stanco
risento il primo pianto su quel banco
ed il maestro, con quei suoi occhialetti
che sulla guancia mi dava dei buffetti
sussurrando parole per me strane
che non ricordo tanto son lontane.
Or mi rivedo ancora in un bambino
che mi passa piangendo da vicino,
col grembiulino nero e la cartella,
tirato a peso da una sua sorella
pestando i piedi come un disperato
come se stesse andando carcerato.
Lo guardo triste con il cuore in gola,
come quel primo mio giorno di scuola.
Salvatore Armando Santoro
Sai, fratello, t'ho visto l'altra sera!
T'ho visto, appena giunto alla stazione,
con un trancio di pizza e qualche pera,
con le tue cianfrusaglie e col cartone.
Ti ho osservato aggirarti lentamente
i...
SIAMO FIGLI DEGLI ORMONI
A molti � capitato di sentire
che siamo tutti figli dell'amore
ci assale allora un forte batticuore
il dubbio si vuole approfondire.
Nella foga cerchiamo di zittire,
...
MORALE (SAFFICA)
Nell'ondeggiare fosco della mente
tra lo sconcerto che tra tutti sale
non si conosce pi� chi sia immorale
chi tace mente
Spesso si pensa senza approfondire
sgorgano le paro...