Picchiasti alla mia porta
e ti lasciai entrare nel labirinto del mio ego,
sciogliesti il ghiaccio delle mie pareti
e ne facesti azzurro mare agitato.
Ti lasciai coltivare i fiori di quel giardino
dove, oggi, il mio occhio pu�
andare laddove la ragione si perde.
Maresa Schembri
A te, che tra una discesa all'inferno e un volo in paradiso ti concedi la vita...
A te, a cui il dolore ha donato le ali per essere aquila e per raccontare ci� che dalle vette della vita non � concess...