&Quot;Tenisse cent'lire? ",
strascicando le parole da una bocca contorta,
le palpebre socchiuse e lo sguardo spento,
perso nel vuoto e nell'olezzo dei suoi stracci,
nel sozzume del suo corpo,
cotto dal sole e ferito dal dolore,
dalle piaghe che la strada
ogni giorno di pi� muta in solitaria morte.
"Amico... tenisse cent'lire? ",
lo sguardo basso e la mano tesa
a chieder vendetta di una povert� mai voluta,
sia d'animo che di monete,
quando scrisse con l'ago "Odio la vita" su un muro
e cominci� il non ritorno da dove forse mai part�.
Luigi Rosatone
Quante storie in un Mon�t
Ma che cosa tu farai nelle notti solitarie,
mille stelle luminarie,mille giochi,pochi guai.
Quanti giorni alla stazione,
quanti treni partiti senza te,
quante storie in un Mo...