Ho perso l'infinito
per il troppo vagare
per le volte che ho rimandato
a spogliarmi di sicurezza;
ho perso il sorriso che non c'� stato;
la gioia mai dimostrata
per la lieta mancanza di felicit�
� l'appagamento d'illusione che trasmetteva
quella vita apparente,
l'ingenua convinzione
di uno spirito confortante.
Il teatro, la grandissima recita,
che ci siamo regalati
e che non ci ha saputo immedesimare.
Ho perso l'infinito:
non mi resta che un un pianto
costante e inesauribile
che non trova sfogo che in una lacrima incompleta.
Giuseppe Mollica
Retrogusto di irraggiungibile.
Sulle ridenti spiagge
fra le deserte colline
Sotto o sopra il sole
nella consueta novit�
e ancora fra lidi fantastici
ricordi lontani e promesse future
biechi sogni sui ...
Ho sognato il blu cobalto,
soffiare il vento sul mio volto.
Solo di nero, in una notte soltanto;
sussurrava lontano,
al verde cielo, al campo di grano;
Lieto e amaranto, plana pi� in basso,
l'eterno l...