Prendimi fra le braccia, notte eterna,
e chiamami tuo figlio.
Io sono un re
che volontariamente ha abbandonato
il proprio trono di sogni e di stanchezze.
La spada mia, pesante in braccia stanche,
l'ho confidata a mani pi� virili e calme;
lo scettro e la corona li ho lasciati
nell'anticamera, rotti in mille pezzi.
La mia cotta di ferro, cos� inutile,
e gli speroni, dal futile tinnire,
li ho abbandonati sul gelido scalone.
La regalit� ho smesso, anima e corpo,
per ritornare a notte antica e calma,
come il paesaggio, quando il giorno muore.
Fernando Pessoa
Non so se � amore che hai, o amore che fingi quello che mi dai. Dammelo tanto mi basta.
Saggio � colui che si contenta dello spettacolo del mondo.
La morte � la curva della strada,
morire � solo non essere visto.
Se ascolto, sento i tuoi passi
esistere come io esisto.
La terra � fatta di cielo.
Non ha nido la menzogna.
Mai nessuno s'� smarrito....