Sai, fratello, t'ho visto l'altra sera!
T'ho visto, appena giunto alla stazione,
con un trancio di pizza e qualche pera,
con le tue cianfrusaglie e col cartone.
Ti ho osservato aggirarti lentamente
in cerca d'un posto un po' al riparo
dal gelo, un po' nascosto dalla gente,
per mandar gi� qualche boccone amaro.
T'ho guardato in silenzio, con piet�,
ed ho provato a entrare nei tuoi panni,
cercando intorno un po' di umanit�
qualcuno che mi strappasse dagli affanni.
Ho trovato l'indifferenza pi� assoluta
di tanta gente, che non volea capire,
gente che al mio patir restava muta,
quasi annoiata, senza intervenire.
Solo la strada avevo a fianco a me:
la strada che talvolta � pi� accogliente
e non ti lascia solo, anche perch�
abbraccia nel suo grembo tanta gente
d'ogni razza e d'ogni condizione,
non chiede mai a nessuno il passaporto
non guarda il ceto sociale o la nazione,
non ride se sei brutto o se sei corto.
Forse domani ti troveran stecchito,
disteso su una panca o sotto un ponte,
oggi per te nessuno ha mosso un dito,
e pur 'io che t'ho avuto di fronte
seduto a terra, l� nella stazione,
non t'ho allungato neppure mille lire
e son passato anch'io con distrazione,
fingendo di non vedere e non sentire.
Salvatore Armando Santoro
Quant'acqua � gi� passata sotto i ponti,
quanta neve � caduta sopra i monti?
Quante rondini son volate verso il mare,
quante lacrime di bimbi e di scolare?
Primo ottobre: il tempo come vola!
Iniziav...
SIAMO FIGLI DEGLI ORMONI
A molti � capitato di sentire
che siamo tutti figli dell'amore
ci assale allora un forte batticuore
il dubbio si vuole approfondire.
Nella foga cerchiamo di zittire,
...
MORALE (SAFFICA)
Nell'ondeggiare fosco della mente
tra lo sconcerto che tra tutti sale
non si conosce pi� chi sia immorale
chi tace mente
Spesso si pensa senza approfondire
sgorgano le paro...