Antonino Gatto: C'era una volta mi disse mia Nonna, mentre tesseva



C'era una volta mi disse mia Nonna,
mentre tesseva una maglia di lana,
una donzella senza minigonna,
ma due occhioni azzurri ed una lunga sottana.

Era d'estate e tornava dai campi,
con la stanchezza d'un uomo maturo,
portava seco, un cesto sui fianchi,
con dentro spighe di grano duro.

Non vi era luce nel suo casolare,
ne tantomeno oggetti preziosi,
ma c'era sempre qualcosa da fare,
prima di spegnere quei corpi affannosi.

C'era il rispetto per il povero anziano,
e tanto lavoro di grande fatica,
non c'era il contratto ma la stretta di mano,
macedonia di more e sciampo all'ortica.

La domenica a messa, col vestito stirato,
profumo di cenere, ma d'un bianco innevato,
i bimbi per strada sul terriccio assolato,
a piedi nudi correvano, cavalcando il selciato.

Era bello davvero, mi diceva ridendo,
lo leggevo nei suoi occhi colore di mare,
ed io la ascoltavo ogni tanto prendendo,
le sue tenere mani per non farle tremare.

C'era una volta in un tempo passato,
la gioia e la vita che qualcuno ha scordato,
ma forse c'� ancora in questo momento
un bimbo che ascolta questa fiaba nel vento.


Antonino Gatto

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