Aspro amore, viola coronata di spine,
cespuglio tra tante pasioni irto,
lancia dei dolori, corolla della collera,
per che strade e come ti dirigesti alla mia anima?
Perch� precipitasti il tuo fuoco doloroso,
d'improvviso, tra le foglie fredde della mia strada?
Chi t'insegn� i passi che fino a me ti portarono?
Quale fiore, pietra, fumo ti mostrarono la mia dimora?
Certo � che trem� la notte paurosa
l'alba emp� tutte le coppe del suo vino
e il sole stabil� la sua presenza celeste,
mentre il crudele amore m'assediava senza tregua
finch� lacerandomi con spade e spineapr� nel mio cuore una strada bruciante.
Pablo Neruda
La timidezza � una condizione strana dell'anima, una categoria, una dimensione che si apre la solitudine. � anche una sofferenza inseparabile, come se si avessero due epidermidi, e la seconda pelle in...
Il bambino che non gioca non � un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che ha dentro di s�.
Ricordo com'eri l'autunno scorso.
Eri il basco grigio e il cuore quieto.
Nei tuoi occhi lottavano i bagliori del crepuscolo.
E le foglie cadevano sull'acqua della tua anima.
Aggrappata alle mie bracc...