Vent'anni, e non cammino,
non ricordo nemmeno se sono stato un bambino,
tra le braccia di mia madre sono nato
che fino a che ha potuto
mi ha cresciuto e sostenuto.
Sempre ringrazio Dio per averla avuta.
Quando ero piccolo, non mi sentivo diverso,
adesso vivo ancorato ad una gelida sedia,
senza questa sicurezza mi sentirei perso.
La solitudine, � dentro al mio cuore,
fuori intorno a me un immenso amore,
qualche amico fa finta, il sorriso non nega,
ma ho imparato a leggere negli occhi.
La mia casa mi lega, � il mio porto sicuro,
il computer, il mio cane, mio padre e mia madre,
qualche volta ridiamo, qualche passeggiata,
ma una lacrima scende e presto va asciugata,
guardando un fiore che non posso cogliere,
un viso che non posso accarezzare,
quella bicicletta... non so pedalare,
il mare, il sole mi fa male
i miei occhi, senza futuro,
sono abituati al chiuso della mia stanza,
ho vent'anni, ma mi manca la speranza.
Anna De Santis