Angelo Michele Cozza: Dall'ultima volta che colsi una rosa per barattarl
Dall'ultima volta
che colsi una rosa
per barattarla con un bacio
� passata una vita.
Allora, le arterie
mi sarebbero scoppiate
nel darla in dono ad una donna
e strapparle dalla bocca un sorriso.
L'ultima volta
che morsi delle labbra
ero un uomo vivo,
al centro della giostra,
intorno tutto mi girava
e non era molto complicato
esser felice.
Oggi un ristagno
� nei miei occhi,
distante, vuota e senza luce
mi appare ogni cosa.
Il percorso planimetrico
degli anni da vivere
ho sempre ignorato;
altri la mia vita
ridussero in scala
ne fissarono l'altimetria
la forma e i confini.
Eppure, quante volte
il pantografo dei sogni
ne tent� un ingrandimento
sul lucido del cuore!
Angelo Michele Cozza
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Quanno pe? rispirà nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vuò bene
riffe e raffa, sùbbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che più non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poiché si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove è nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...