Col vento di belle giornate fredde,
strano come lo sterco di vacche lontane
odori nella metropoli
e sa di buono in confronto.
Senza nuvole, a somigliarvi
nell'azzurro uniforme,
solo scie di Tornado
e i Ghibli di supporto.
Anche dell'alto e potente
si sfilaccia e svapora
il segno d'ogni passaggio.
Non mi consola n� mi compunge.
Sul divano, scaldato da una lama di sole,
alla mia mano abbandonata
il cane fa testine e naso umido.
E c'� ancora vita.
Davide Riccio
Placido sopore e spicchi di lunula,
Unghie che mappano gli ignudi corpi,
Tastano care dita, e i manicordi
Sotto le lenzuola han dolci armoniche.
Perlustro il marame della mia stanza
E trovo pace che b...
Prendere un treno
tra chi va e chi ritorna:
ginocchio contro ginocchio
in qualche vecchia carrozza,
aprirsi un po'.
Guardare di fuori
i pensieri che hai dentro.
La massicciata scorre
come scorre il p...
Non avrei voluto essere quella foglia
morta
di platano
sola
in mezzo al marciapiede pulito
che la vecchia seccata
di l� passando
sotto una scarpa
ha strascicato
in strada
prima di riprendere
le sue fa...