Col vento di belle giornate fredde,
strano come lo sterco di vacche lontane
odori nella metropoli
e sa di buono in confronto.
Senza nuvole, a somigliarvi
nell'azzurro uniforme,
solo scie di Tornado
e i Ghibli di supporto.
Anche dell'alto e potente
si sfilaccia e svapora
il segno d'ogni passaggio.
Non mi consola n� mi compunge.
Sul divano, scaldato da una lama di sole,
alla mia mano abbandonata
il cane fa testine e naso umido.
E c'� ancora vita.
Davide Riccio