Non so se ancora ti incontra il dolore,
amico, quando vai tra la gente
e degli anni t'assale la somma.
L'ho scorto negli occhi vivi
un lampo spietato che a tratti,
attraversa lo sguardo,
penetra le cose, gli affetti
pretende rispetto
e solo a volte si stempera.
Non siamo pi� gli stessi
ripeti
ci rode un'ansia senza nome.
Sar� che sembrava tutto il mondo
e stiamo gi� a met� del passo,
o che di quelle chimere poche
sopravvivono incolumi.
Bastano ? nondimeno ?
pur se inconfessate
o basta immaginarle ignote.
Saranno un'eco lontana,
una segreta cui nessuno acceda,
saranno l'infelice anelito
che ci accompagna ognora,
mentre, dai vicoli angusti,
compaiono le ombre
alle quali un giorno, ignari,
chiedemmo la via.
Mauro Paolocci
Ho cercato l'orma di mio padre
a vent'anni, senza rughe,
un fragile sorriso posto
ai margini del viso.
Dalla scatola di latta
le foto bianco e nero sfrangiate
portano miti buoi tra messi raggiate.
Il ...
Lo vedi?
Sono giunti i giorni dei ripensamenti.
Ricordi?
Ci chiedevamo: come sar�?
E ora sappiamo.
Del molo sul lago indugia un'ombra,
quasi un dolore
che dentro la notte ci interpella,
chiama a racco...
Se ti chiedessero chi siamo
rispondi figli due volte
di coloro che vennero
per restare solo un momento
ma in terre lontane li colse la sera.