Husserl ha posto in chiaro come la coscienza sia sempre coscienza di qualcosa. Ogni coscienza � posizionale in quanto sempre essa si trascende per raggiungere un oggetto, esaurendosi in questa posizione stessa: quanto vi � di intenzionale nella mia coscienza attuale � diretto verso il fuori, verso il tavolo.
Tuttavia la condizione necessaria e sufficiente perch� una coscienza conoscente sia conoscenza del suo oggetto, � che essa sia coscienza di se medesima come conoscente questo oggetto. Si tratta di una condizione necessaria, perch� se la mia coscienza non fosse cosciente d'essere coscienza del tavolo, sarebbe coscienza del tavolo senza esser cosciente di esserlo, ossia sarebbe una coscienza ignorante se stessa, una coscienza incosciente: il che � assurdo.
Che cos'� questa coscienza di coscienza? La coscienza di s� non � sdoppiabile (in coscienza conoscente e coscienza conosciuta); bisogna concepirla come rapporto immediato e non cogitativo di s� a s�... In altre parole ogni coscienza posizionale di un oggetto � nello stesso tempo coscienza non posizionale di se stessa.
Jean-Paul Sartre
Il per-s�, come fondamento di s�, coincide col sorgere della negazione. Esso si fonda in quanto nega di s� un certo essere o una certa maniera d'essere. Sappiamo che ci� che esso nega o nullifica � l'...
Nell'essere cosi concepito non sussiste la minima dualit�, � ci� che esprimiamo dicendo che la densit� d'essere dell'in-s� � infinita. Esso � il pieno L'in-s� � pieno di se stesso e non si potrebbe im...
Nutro per la borghesia un odio che finir� solo con me.