Cos�, da sempre, come una memoria
che mai giunge a sbiadirsi, che mai
perde
la traccia immaginosa, questa storia
di pietra e d'acqua, di laguna verde,
tratteggiata dai neri colombari
delle mura, da lapidi di rosa,
s'� fatta chiesa aperta agli estuari,
all'incrocio dei venti. Non riposa
mai tomba che non veda la sua morte
frangersi ancora contro il nero eterno.
E le gondole, battono alle porte
i lugubri mareggi dell'inverno.
Alfonso Gatto
Bei monti della sera azzurro � il mio passato.
Appare volont� quel che fu caso,
un eterno momento,
ma l'occhio il naso suggell� veloce
e la bocca nel vento
ambigua err� per voce
che sempre pu� parlare.
Questo il ritratto e questo � il mare,
un ru...
Boccaccio era il portiere,
il gran portiere giallo
della squadra del quartiere.
Stava all?erta come un gallo
sulla porta del campetto
alla periferia.
Diceva: "Qua sul petto,
ed ogni palla � mia&...