Giovanni Pascoli: Cantava al buio d'aia in aia il gallo. E gracidò
Cantava al buio d'aia in aia il gallo.
E gracid� nel bosco la cornacchia:
il sole si mostrava a finestrelle.
Il sol dor� la nebbia della macchia,
poi si nascose; e piovve a catinelle.
Poi fra il cantare delle raganelle
guizz� sui campi un raggio lungo e giallo.
Stup�ano i rondinotti dell'estate
di quel sottile scendere di spille:
era un brus�o con languide sorsate
e chiazze larghe e picchi a mille a mille;
poi singhiozzi, e gocciar rado di stille:
di stille d'oro in coppe di cristallo.
Giovanni Pascoli
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Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.
Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno de...
La vita è bella, tutta bella, cioè sarebbe, se noi non la guastassimo a noi e agli altri.
O voi che, mentre i culmini Apuani
il sole cinge d'un vapor vermiglio,
e fa di contro splendere i lontani
vetri di Tiglio;
venite a questa fonte nuova, sulle
teste la brocca, netta come specchio,
equi...