� Da molto che spendo
i miei giorni allo scuro!
In fuga dal mio rinchiuso,
come una volta, domani,
seguir� una rotta solare,
estranei mi fisseranno
occhi schivi di donna
trapassandomi il cuore!
Ossigenato dai giardini
dei cortili circostanti,
invasivo alle narici
mi raggiunger� l'olezzo
che si diffonde dai fioriti
tralci protesi oltre
le infocate ringhiere.
L'orma dei miei passi
su polverosa redola, dir�
che di l� un uomo � passato.
Avvister� qualche sparuto
passero che, al dispiegarsi
della mia ombra silente,
alipede, spiccher� un volo.
Grigioverde lucertola
immota in oziosa postazione,
vedr� poi spaventata svariare
per il brullo muro crepato
alla ricerca di un latibolo
fidato che tutta l'accolga
riparandola dal rischio
di un accadimento temuto.
Domani, una svagata occhiata
lancer� ai cartelloni ingialliti;
sedotto dal fragrante richiamo
di una tazza di caff� spumoso,
stanco, mi fermer� in un bar
a contare i gelati che si sciolgono
tra le mani accaldate di bambini
avvampati accorsi in frotte
dal popoloso rione vicino.
Domani sar� un trasgredire!
L'innesco di un moto riottoso
avvier� una covata rivolta,
capovolger� le mie malinconie;
ad un'insurrezione aderir�
questo cuore orfano di sole
e di oscurit� prigioniero.
In un mondo di piccole cose,
un altro sar� per un giorno
meravigliando me stesso!
Angelo Michele Cozza
Quanno pe? rispir� nu poco d'ammore
cianciuso t?addumando si me vu� bene
riffe e raffa, s�bbeto me dice:
- Certo ca te voglio bene! -
Tanta vote me pare overo
e pe' nu poco s'accujeta stu core
...
Sono stanco di blaterare
di me, di te che pi� non esisti
di questa vita celeberrima
di vano che in pulviscolo si sfalda
dell'amore che brilla di menzogne
della speranza che tracolla
sul limine al fars...
Poich� si dice
che tutto venga dal mare
e ognuno sempre torna dove � nato,
taglia gli ormeggi
e scosta cuore timoniere!
Sotto voce abbandoniamo
questo attracco di malinconie,
via da questa terra ferma...