Hai tentato di afferrare i tramonti
per preservare quello splendore,
hai cercato di liberarmi dal silenzio
per ritrovare ancora un mio debole bagliore...
Ma bramavi testardamente la parole,
mentre solo il buio dovevi ascoltare
se volevi capire.
Ho rifiutato la tua mano,
unico faro nel mio oceano nero,
poich� la notte del dolore
rende ciechi dinanzi a quello altrui.
Non riconobbi che il tuo abisso
era identico al mio.
La mia zattera si squarciava
tra le ondate dei ricordi di una vita felice
che si squagliava inesorabilmente.
Con il nulla colmai il mio vuoto
quando il tuo amore l'avrebbe riempito di luce.
Lande di desolato silenzio si dilatarono;
baratri di inspiegabili rancori tra noi si aprirono.
Prigioniera del lutto,
non sapevo riconoscere in te
l'ultimo lembo di una famiglia
superstite della forbice della morte.
Ti plasmavo disperatamente in mio padre
mentre avrei dovuto semplicemente amarti
perch� sei mia madre.
Nessuna di noi � sopravvissuta,
indenne, al dolore.
Ora il mio buio ha ritrovato le parole,
e ti tendo la medesima mano che un giorno rifiut� la tua.
Accarezzami il cuore,
insegnagli a trovare ancora della vita
il colore e l'amore,
senza paure, con ali leggere.
Valeria De Perini
Non sei fiorito di seta
nelle mie acque.
Tutto l'amore che non hai,
e che non hai mai avuto,
passa attraverso i miei giorni:
resta solo una lama nel cuore
e le dita ferite nel sale.
Tra le nostalgie e...
La felicit� confonde
i colori,
e di notte gli odori divengono
tutti uguali.
Ma ad un tratto il cielo si strappa?
Forse la pioggia non far� pi� ricordare,
portandomi di nuovo ad amare;
forse la pioggi...
Ricordi di una
passione vissuta,
della frusta:
vorrei portarne i segni
per sempre;
della corda,
cos� stretta da provocare
piacere;
delle catene,
cos� forti da tenere prigionieri
il cuore e la carne,
o...