Mauro Paolocci: Depongo una rosa sul comodino un piccolo fiore che
Depongo una rosa sul comodino
un piccolo fiore che dica ti amo
ti guardo dormire stretta al cuscino
senza destarti ti bacio piano.
Osservo le esili rughe sul viso
indizi di vita trascorsa d'un fiato
rivedo quel giovane ampio sorriso
m'accorgo che non l'ho mai scordato.
Rammenti? Ci siam detti un remoto mattino
che si poteva azzardar l'avventura
tu donna del nord, io invece latino
di andare insieme a un'et� pi� matura.
E parmi un sogno di quelli pi� ameni
amarsi dopo pi� di vent'anni
malgrado tutto, concordi e sereni
nell'affrontare gli innumerevoli affanni.
Quali traguardi porr� l'avvenire
quante altre sfide vogliamo tentare
quante emozioni ancor da spartire
stretti per mano senza esitare?
Grazie mia cara, mia diletta amante
dei giorni spesi con grande volutt�
grazie di esser conforto costante
e per i due figli: nostra immortalit�.
Mauro Paolocci
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Ho cercato l'orma di mio padre
a vent'anni, senza rughe,
un fragile sorriso posto
ai margini del viso.
Dalla scatola di latta
le foto bianco e nero sfrangiate
portano miti buoi tra messi raggiate.
Il ...
Lo vedi?
Sono giunti i giorni dei ripensamenti.
Ricordi?
Ci chiedevamo: come sarà?
E ora sappiamo.
Del molo sul lago indugia un'ombra,
quasi un dolore
che dentro la notte ci interpella,
chiama a racco...
Non so se ancora ti incontra il dolore,
amico, quando vai tra la gente
e degli anni t'assale la somma.
L'ho scorto negli occhi vivi
un lampo spietato che a tratti,
attraversa lo sguardo,
penetra le co...