Nel nostro gruppo � diverso il tipo di libert� che arriva attraverso la droga.
Noi non abbiamo bisogno del Sound per farci rintronare con la musica ad altissimo volume. Per quelli del nostro gruppo � proprio il colmo farsi il trip della libert� sotto lo sbriluccichio delle reclame del Kurfurstendamm.
Noi tutti odiamo la citt�. Siamo nel trip della natura totale. Il fine settimana giriamo per tutto lo Schleswig - Holstein in macchina e poi a un certo punto camminiamo a piedi finch� non troviamo un posto assolutamente figo.
Andiamo spesso nel moor, in posti dove garantito non ci arriva nessuno.
Ma la cosa pi� fantastica � la nostra cava di calce. Un buco pazzesco in mezzo al paesaggio. Lungo quasi un chilometro, largo trecento metri e profondo cento.
Le pareti sono perpendicolari. L� sotto � molto caldo. Non c'� vento. Ci crescono le piante che non ho mai visto altrove. E dei ruscelli chiarissimi scorrono in questa valle pazzesca. Dalle pareti scendono cascate. L'acqua colora le pareti di rosso ruggine.
Dappertutto ci sono dei macigni bianchi che sembrano ossa di animali preistorici e forse sono proprio delle ossa di mammuth.
Le enormi scavatrici e i carrelli di trasporto, che di giorno fanno un rumore che nevrotizza, durante il fine settimana sembrano come inadoperati da secoli. La calce li ha resi completamente bianchi gi� da un sacco di tempo.
Siamo completamente soli in questa valle della follia.
Le pareti perpendicolari di calce ci separano tutt'intorno dal resto del mondo. Da fuori non arriva nessun rumore. L'unico rumore lo fanno le cascatelle.
Noi ci immaginiamo di comprarci la cava di calce quando non verr� pi� sfruttata. E l� sotto ci vogliamo costruire delle case di legno con un enorme giardino pieno di animali e con tutto quello di cui uno ha bisogno per vivere.
L'unica strada che c'� per arrivare alla cava la vogliamo chiudere.
Non avremmo comunque pi� alcuna voglia di ritornare su.
Christiane F.
Ghetto della droga e, per vivere di droga, il ghetto del rubare, del prostituirsi, dello spaccio. Una via verso la galera e poi, molto presto, verso la morte, quando ancora non sai cosa sia la vita.