Ricordi, Elvira, la giornata lieta?
Sembrava primavera. Quanto sole!
Percorremmo il viale senza meta
credendo di trovar le viole.
Poi ci sedemmo. Due lucertoline sembravano sul ciglio della via in cerca di tepor fra le spine.
Ti stringevo la mano nella mia.
E baci e morsi sotto il cielo azzurro, dolci parole, brividi d'amore!
Tu mi dicevi: t'amo, in un sussurro ed io mi abbandonavo sul tuo cuore!
Fra i tanti baci che ci demmo a mille,
fra le carezze che ci femmo a cento
ridevamo, guardando le pupille che farci eguali il cielo fu contento.
Lieti in volto, felici a passo lento
poi ritornammo l'un dell'altro pazzi.
Miracolo d'amor, quale portento!
Elvira mia, sembravam ragazzi!
Valera, 30 gennaio 1944
Antonio Borruso