Non v'è cosa che pesi men della penna, né che più di quella diletti: gli altri piaceri svaniscono, e dilettando fan male; la penna stretta fra le dita dà piacere, posata dà compiacenza, e torna utile non a quegli soltanto che di lei si valse, ma ad altri ancora e spesso a molti che son lontani, e talvolta anche a quelli che nasceranno dopo mille anni.
Francesco Petrarca
[I libri] Li interrogo e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso e mi ricordano che i gi...
dopo quantunque offese a mercè vène.
Ogni cosa mortal Tempo interrompe.