Realizzi che un romanzo è un vero capolavoro nel momento in cui giungi alla sua conclusione e ancora non sei in grado di prendere una posizione. Quando non sai da che parte schierarti, essendo i personaggi così particolareggiati da impedirti di distinguere quelli buoni da quelli cattivi. Perché non esistono "il buono" e "il cattivo", in realtà, ma i due aspetti si confondono continuamente e tu, come nella vita vera, sei indeciso. Ecco, lì capisci che quel libro ha fatto il salto di qualità. Che non si tratta più di intrattenimento, bensì di letteratura.
Francesco Iann?