Prese del tempo per sé, riempì il petto d'aria prima di immergersi nel lago gelido. Non appena aprì gli occhi vide granelli di sabbia turbinare in un vortice sul fondo e i raggi di luce filtrati dal manto celeste la portarono lontano. Solo allora si trovò a toccare le rocce melmose e tra esse vi scovò uno frammento di vetro che le aveva mostrato il pianto d'un bambino. Si abbandonò alla corrente e lasciò che i lunghi capelli rossi le adornassero il viso come sottili alghe scarlatte. Le parve tutto così reale che tese la mano per accarezzarne le guance; ma il volto del bambino scomparì lasciando posto al suo stesso viso.
Mariacarmen F. Ranieri
Scrivere di vite semplici, presentare i successi di un personaggio che cade e si rialza convinto di poter dar tutto è molto più facile di quanto si pensi. Le mie storie non sono cos&igra...
L'aspirante scrittore è un uomo impaziente che conosce l'attesa, un ragazzo solitario che sa stare tra la gente, un bambino annoiato che crea un mondo meraviglioso fuori dalla finestra.
Ho tentato, da sempre, di ascoltare il silenzio della notte e farne parole. Succede che non appena l'inchiostro macchia il foglio bianco non c'è più alcun silenzio. Allora compongo music...