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La croce è la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto cristiano; ed è la strada io scabrosa insiememente e più piana per giungere al cielo.
La croce è la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto cristiano; ed è la strada io scabrosa insiememente e più piana per giungere al cielo.
La diffusione dei lunghi e la concentrazione della proprietà agiscono sempre fra loro in ragione inversa.
La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
La dignità vera dell'uomo è quella che non si può vedere con gli occhi.
La dimenticanza d'esse.
La felicità è come l'elemosina gettata al mendico. Gli permette di vivere oggi per prolungare il suo dolore l'indomani.
La felicità è come quell'oste che aveva scritto sulla sua bottega: domani si farà credenza.
La finzione più pericolosa all'avversario è il finger l'altro d'essere ingannato da lui.
La gloria e la grandezza, chimere.
La grandezza fugge chi la cerca e segue chi la fugge.
La legge ha per norma il giusto; ma non è sempre giusta.
La legge ha per norma il giusto; ma non è sempre giusta.
La lettura di un libro, che meriti d'essere letto, dovrebb'essere una specie di copula, non soltanto piacevole, ma anche feconda.
La lingua è una lama tagliente che uccide più del fucile.
La miseria è un male che generalmente si compra con i propri danari.
La moneta è il linguaggio internazionale.
La moneta è il linguaggio internazionale.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l'uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
La necessità avvilisce, come la ricchezza insuperbisce, umilia l'uomo dabbene, fa un birbante del cattivo.
La parola detta non torna indietro.
La parola voglio, non si deve usare che comandando a se stesso.
La poesia della vita è com'una di quelle sorgenti occulte e profonde e a farle scaturire dalla terra si vuole molto studio e fatica, ma che poi scaturite, più non si perdono.
La poesia può essere di qualche soccorso per chi deve sostenere il peso della povertà, e di soccorso anche migliore a chi deve sostenere il peso della ricchezza.
La politica comune è, troppo spesso, l'arte di mandare innanzi, a braccetto, la verità è la menzogna, per modo che chi le vede passare non sappia distinguere quale sia la menzogna e quale la verità.