Dolore

Amare è anche abbracciare il dolore.

Amiamo come se non ci fosse un domani con la consapevolezza che la vita può riservarci dolorose e inaspettate realtà.

Amore e denti hanno qualcosa in comune: ci si accorge di loro solo quando fanno male.

Anche le foglie secche, cadute, colpite da raggi di sole, sono di mille colori. Non è tutto nero quando si cade e si muore. È una questione tutto solo di luce.

Anche le potature, le ferite dell'esistenza possono infine essere come i ritagli di una matita che si tempera mentre lascia cadere il suo dolore sorridendo, perché si riveste di nuova vita.

Anche lo sguardo più fiero crolla davanti a un ricordo e devi chiudere gli occhi per non mostrare tutto ciò che hai perso.

Anche se la mente perdona, il cuore non smette mai di soffrire.

Anche se mi fa male la tua decisione di allontanamento nei miei confronti, non vedrai mai la mia sofferenza, ma solo indifferenza.

Anche una montagna può sgretolarsi, cadere in pezzi, pur rimanendo sana. Così è anche il cuore di una persona ferita. La montagna è forte ed imponente, ma scalandola si scoprono le sue fragilità. Delle volte ci si aggrappa a lei, ma lei vorrebbe aggrapparsi a noi. Le persone forti sono come la montagna.

Apri la la porta del cuore, lascia che entri la speranza, lascia che ti conforti che asciughi le tue lacrime. Lascia che la sua lieve carezza attenui il tuo dolore.

Assapora sempre gli attimi di felicità che porti nel cuore, tutto il resto gettalo alle spalle, ti corrode solo l'anima.

Avere l'ansia significa morire ogni giorno.

Aveva la strana abitudine di non raccontare nulla. Aveva la tempesta dentro e nessuno lo notava.

Aveva paura d'amare, forse perché non conosceva il significato profondo della parola "amore", lui non glielo aveva mai mostrato, o forse aveva imparato a conoscerlo fin troppo bene con la sofferenza e un'altra delusione l'avrebbe uccisa.

Avrò tutta la vita per dirti che non sei nessuno, che vali poco e che ti ho dato fin troppa importanza. Mentre aspetto quel giorno continui a percuotermi di lividi dentro l'anima. Probabilmente nel momento che sarò pronto per dirti veramente il male che mi hai fatto e ciò che di te ho capito non mi interesserà più farlo.

Avrei voluto solo vivere oggi e invece ho pianto camminando nei miei ricordi.

C'è chi soffre e chi s'offre, spesso sono la stessa persona.

Certe parole lasciano più cicatrici dei graffi.

Certi ricordi sono così reali, così profondi, dolori che ti uccidono dentro, e non puoi sfuggire né nasconderti perché sono ricordi impressi nelle memorie del cuore come cicatrici, ferite indelebili.

Chi è stato troppo forte alla fine si perde in un attimo di debolezza. L'ultimo della vita.

Chi ha detto che per vivere al meglio è necessario pensare in grande?
Le cose grandi, quando vengono a mancare, lasciano vuoti enormi che spesso, solo le piccole cose che tanto avevamo disprezzato, riescono a colmare.

Chi ti ferisce frantuma il tuo cuore, ma chi non capisce neanche il male che ti ha fatto uccide anche l'anima.

Chi viene messo in croce ha imparato ad ingoiare anche i chiodi.

Chiedo scusa padre, mi inginocchio, ho una croce rovente nel petto. Più penso più brucia.

Chissà perché troppe volte lasciano cicatrici, coloro che hanno promesso che non l'avrebbero fatto.