Tempi

Oggi più che mai, viene valorizzata l'apparenza. Spesso le persone più pagate sono le più inutili per la società e il progresso.

Inutili per tanti ma non per tutti: i calciatori.

Oggi stiamo vivendo un nuovo oscurantismo; c'è bisogno di un nuovo illuminismo.

Oggi viviamo in una società dove l'apparire conta molto e le persone sono schiave delle apparenze, dimenticando la sostanza.

Oggigiorno i veri trasgressori sono coloro che possiedono dei valori.

Oggigiorno non basta più un minuto di silenzio, è ancora troppo pieno di amarezza l'eco del rimbombo.

Ogni giorno di più, il mondo pullula di perfidi ipocriti e, a farne le spese, sono sempre i buoni sinceri.

Ogni parola che non impari oggi è un calcio nel culo domani.

Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente.

Ogni società ha il tipo di criminali che si merita.

Ogni tanto mi fa paura questo mondo, vivere tra tanta gente che alla fine non conosciamo. Mi fa paura vedere questi bambini che stanno crescendo in mezzo a questa gente pazza, senza cuore. Bambini che ogni volta vengono maltrattati, abusati, sia del loro corpo, ma anche della loro mente. Fa paura a me, donna di 48 anni, figuriamoci a queste creature che non sanno ancora cosa li aspetta nel futuro. Che tristezza vivere con tutta questa paura.

Ognuno di noi, con la complicità di un sistema istituzionale in gran parte sbagliato, tende a soddisfare il proprio "particulare", salvo poi indignarsi quando vede l'effetto della sommatoria di tutti gli egoismi individuali.

Oh questi umani si uccidono in nome di Dio, lo stesso Dio, che gli ha insegnato di non uccidere.

Oh! Le spie non servono al giorni nostri. La loro professione si è esaurita. I giornali fanno il loro lavoro.

Ok va bene, ci sentiamo su Twitter. Ah ok, ma anche su Facebook, o su Tumblr. Ma sì, anche un messaggio su Whatsapp, ma scusa perché abbracciami e baciami e andato fuori moda?

Oramai viviamo in una società dove si ci inventa facilmente, abituata troppo alla falsità e non si riesce più a riconoscere il vero dal falso.

Ormai siamo talmente tecnologizzati, da non riuscire più a toccarci, trasmetterci il calore di un'emozione, di un sorriso, di una gioia, di un desiderio o passione. Deleghiamo il tutto ad una emoticon dal cellulare, fredda sensazione.

Ormai, anche quando ti invitano a prendere un caffè, non sai mai se siano davvero interessati a te o se quel caffè sarà solo un pretesto per guardare tutto il tempo il display dello smartphone.

Ottimista è chi dice: "Domani è domenica"; pessimista chi dice: "Dopodomani è lunedì".

Ovvietà da novizio alberghiero: per poters'abbuffare meglio v'allargata la forchetta.

Parliamo con troppa leggerezza e di troppe leggerezze.

Pensare comporta uno spreco di energie. Se i tanti lo facessero, invece di andare in palestra, chissà forse avremmo una società più elastica e meno rigida verso la spontaneità.

Penso che l'AIDS possa essere sconfitto. Penso sia possibile vincere questa battaglia. È vincibile. Ma questo significa cambiare atteggiamento.

Penso che la libertà è uno dei termini più oscuri ed ambigui, perché siamo nati già con delle "catene invisibili", ed un uomo in sé è anche una massa di contraddizioni. Ma all'essere umano è concessa "la coscienza", mentre, all'umanità "la civiltà": la consapevolezza di convivenza nell'usare "l'arte pacifica del reagire", non le azioni barbariche.

Per chi ha sentito la morte arrivare, per chi si è salvato e ha perso chi amava, per chi sarebbe dovuto essere lì ma quella mattina aveva troppo sonno, per chi credeva che quella sarebbe stata una grande giornata, per chi crede che uccidere possa servire a qualcosa, per chi continua a dire chela guerra serva, per chi fabbrica la morte, per chi vende la morte, per chi della morte fa notizia, per chi la morte sono solo numeri, per chi la vita è sopraffare gli altri, per chi come me resta senza parole e si sente impotente. Basta morte basta odio.

Per diffondere l'uguaglianza, le leggi non bastano, ci vuole giustizia.