Ipse

A cena? Con Pecoraro Scanio.

A Veltroni ho detto: sono il tuo Messia, ti libero dall'abbraccio mortale della sinistra.

Avete vinto voi!

Bisogno fisico di disonore. Mi sarebbe piaciuto essere figlio di boia.

Ci pisciano in testa e ci dicono che piove!

Detesto quelli che raggiungono il piacere senza fare nessun rumore.

Due o tre clic al giorno levano il regime di torno.

E dire che noi abbiamo sudato lacrime e sangue per fare la riforma agraria e per dare la terra ai contadini. Invece, oggi vogliono dare il contadino al contadino.

Fanculo il successo. Voglio una vita, ecco. Voglio una casa. Voglio innamorarmi, bere una birra in pubblico, andare in libreria e scegliermi un libro leggendo la quarta di copertina. Voglio passeggiare, prendere il sole, camminare sotto la pioggia, incontrare senza paura e senza spaventarla mia madre. Voglio avere intorno i miei amici e poter ridere e non dover parlare di me, sempre di me come se fossi un malato terminale e loro fossero alle prese con una visita noiosa eppure inevitabile. Cazzo, ho soltanto ventotto anni!

Ho una grande esperienza di ragazzi e so che sono una brutta razza.

Il non voto, anche se massiccio, non viene tenuto in minimo conto dalla partitocrazia: anche se gli elettori fossero tre in tutto, i partiti se li spartirebbero in percentuale per stabilire vincitori e vinti.

In Francia gli intellettuali sono di solito incapaci di aprire un ombrello.

Io cercai di imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto.

Io sono un occhio.

Io, povero, non bello e non ricco, ho fatto il culo al mondo e sono la Lorella Cuccarini del governo Berlusconi.

L'anima del Leopardi era nobilissima, delicatissima, quella d'una creatura angelica, straboccante di desiderio d'amore e di amicizia.

L'Italia e la Cina sono divise dalla mozzarella, ma unite dall'amore per la carota.

L'italia era la patria di Dante e Beatrice, adesso abbiamo Briatore e la Gregoraci... siamo passati dalla divina commedia al gossip!

La Carfagna chiede niente popo' che un milione di euro. Bella donna ma che tariffe!

Le bugie hanno le gambe corte, anche se portano i tacchi.

Lei da quarant'anni fa il suo lavoro, io sono Ministro solo da un anno e mezzo.

Lorenzo merita il successo che ha.

Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Mi querelano anche per sentito dire!

Non rifarei mai il cabaret di una volta: sarebbe penoso. Preferisco il ruolo di maestro di cerimonia.